COMITATO TERRITORIALE C.S.I. DI IMOLA
20 aprile 2023

Le giovani atlete del "Cigno" hanno ricevuto il loro brevetto

«Puntiamo sulla passione e la voglia di stare insieme delle ragazze»

Sabato 15 aprile, al Palazzetto dello Sport di Castel Bolognese, si è tenuta la tradizionale consegna dei brevetti, uno degli appuntamenti più attesi in stagione per quanto riguarda l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Il Cigno”. L’occasione ci ha permesso di realizzare un’intervista a più voci, con il responsabile tecnico dell’associazione (nonché allenatrice) Silvia Keaik, l’ex responsabile Rita Golinelli e l’allenatrice Elvira Voccia.

In cosa è consistito l’evento di sabato scorso?

Rita: Le bambine più piccole hanno svolto un percorso, le più grandi una sequenza con la musica a corpo libero e le più grandi ancora un esercizio di gara. A tutte è poi stato rilasciato un diploma in base al livello che hanno raggiunto: il brevetto, appunto. Per molte di queste atlete, di età compresa tra tre e tredici anni, è stato un modo per scontrarsi per la prima volta con la pedana.

Tra pochi mesi terminerà la stagione sportiva 2022-23: quali sono stati gli appuntamenti più importanti di quest’ultimo anno?

Rita: Lo scorso settembre abbiamo riattivato tutti i corsi, dalla motricità di base per le bambine di tre anni a tutte le attività più specifiche legate alla ritmica, che coinvolgono atlete dalla prima elementare fino a 18-19 anni. Il primo appuntamento è stato il saggio di Natale – finalmente in presenza – un vero e proprio spettacolo con musica dal vivo che ci ha permesso di festeggiare al meglio i 35 anni della nostra società.

Elvira: L’estate scorsa abbiamo fatto delle lezioni-gioco in diversi campi estivi di Imola, mentre questo inverno siamo state alle scuole materne ed elementari di Castel Bolognese. Il nostro intento era quello di coinvolgere più fasce d’età possibile e anche i bambini: nel nostro sport, infatti, i maschi sono sempre rari, ma quest’anno abbiamo ne abbiamo ben due.

Quali sono stati i risultati più importanti che avete ottenuto in questa stagione?

Silvia: Quest’anno tre delle nostre ginnaste dell’agonistica hanno preso parte al campionato federale di specialità Gold, che il “Cigno” non faceva da tanto tempo, e una di loro – Viola Camorani – si è qualificata per i campionati nazionali di Catania, dove è riuscita a posizionarsi tra le quindici migliori in Italia. Sempre per quanto riguarda i campionati nazionali, le nostre atlete hanno riportato ottimi risultati anche alla Winter Edition della federazione Silver: quasi tutte, infatti, si sono piazzate tra le prime dieci posizioni e hanno ottenuto diversi podi. Da gennaio è partito il campionato regionale Uisp, dalla Prima e Seconda Categoria fino alla Terza e Terza Elite: in Uisp abbiamo ora tre campionesse regionali, tra cui due di Imola, Emma Zuffa e Martina Rizzo. Siamo riuscite inoltre a collezionare molti podi anche ai campionati individuali Silver. Ora aspettiamo i campionati nazionali Uisp di fine maggio, poi, a fine giugno, i nazionali della federazione Silver a Rimini: speriamo di ottenere buoni risultati anche qui.

Quali sono i prossimi appuntamenti e quali nuovi progetti avete in cantiere?

Rita: In estate ci saranno i nostri campi estivi, che saranno aperti a tutti e si configureranno come classici campi solari, nel senso che faremo certamente un po’ di attività con gli attrezzi ma molto tempo sarà dedicato anche ad attività come i compiti, la piscina e i giochi. Stiamo per avviare, inoltre, un progetto che avrà lo scopo di provare a coinvolgere anche chi non riesce o non vuole allenarsi così tanto come facciamo solitamente in palestra: si tratterà di un’attività di carattere più coreografico rispetto alla ginnastica ritmica vera e propria, ovvero una ginnastica vissuta in maniera più ludica e alla portata di tutti.

Chi vuole raccontare la sua esperienza al “Cigno”, prima come ginnasta e poi come allenatrice?

Elvira: Mi sono iscritta al “Cigno” quando avevo tre anni e ho gareggiato fino alla Prima e Seconda categoria, individualmente ma anche in squadra e in coppia. Ho smesso nel 2019 a diciotto anni: mi sarebbe piaciuto continuare ma l’università non me lo ha permesso. Molti effettivamente smettono una volta terminata la quinta superiore perché la ginnastica ritmica è molto impegnativa: sono arrivata ad allenarmi anche quattro giorni a settimana. Nel ruolo di allenatrice ho iniziato con le bambine di tre anni, poi sono passata al promozionale, il corso in cui le bambine cominciano a gareggiare. Fare l’allenatrice è molto bello anche da un punto di vista umano.

Quanto è impegnativa la ginnastica ritmica?

Silvia: Molto. In questo sport c’è parecchio agonismo ma ci sono anche tanta determinazione e tanto lavoro, nonché molta organizzazione, indispensabile per allenarsi ad un certo livello e riuscire a dare il massimo.

Qui si respira un clima familiare, a dimostrazione di un gruppo in cui si sta bene insieme, in armonia.

Rita: Dato che il nostro sport è così impegnativo, come ha detto Sara, diventa fondamentale per le bambine e le ragazze che lo stare qui diventi prima di tutto un piacere. Oggi si sente parlare spesso di grandi e piccoli scandali nell’ambiente della ginnastica proprio perché ci sono politiche diverse dalla nostra. Noi cerchiamo sempre di ottenere il massimo delle ragazze ma mai attraverso la costrizione, bensì la passione e la voglia di stare insieme.

Lorenzo Sbarzaglia