COMITATO TERRITORIALE C.S.I. DI IMOLA
22 giugno 2023

Accademia della Spada: un'altra stagione ricca di soddisfazioni

«Ognuno ha il suo percorso, la nostra idea di scherma è differente»

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Michele Mazzetti, maestro di scherma e presidente dell’Accademia della Spada di Imola, che ci ha raccontato com’è andato quest’ultimo anno e ci ha parlato un po’ della sua associazione.

La stagione è appena terminata: sei soddisfatto dei risultati dei tuoi ragazzi?

Quest’anno sono diversi gli atleti che hanno fatto bene: mi riferisco, in particolare, a Cristina Contessa (classe 2007), che ha vinto il torneo regionale “Saranno Campioni”, Fabio Tamburini (classe 2005), che è riuscito a qualificarsi per le zonali, e Sara Andalò (classe 2003), che ha partecipato alle qualificazioni per i campionati italiani under 20 ed è al momento tra le prime 50 under 20 in Italia. Sono stati bravissimi anche i nostri schermidori più giovani, come Carlo Capecchi, che si è distinto in una gara amichevole under 10 a Ravenna, e Asia Zannoni, che ha preso parte alle gare inter-regionali under 14.

Parlaci dell’Accademia: quanti sono in tutto gli atleti e che età hanno mediamente? La scherma è uno sport prevalentemente maschile o femminile?

Abbiamo in tutto 93 iscritti, di cui circa il 60% bambini delle elementari e il 40% ragazzi delle medie e delle superiori. I maschi sono leggermente di più rispetto alle femmine ma la differenza è davvero minima: la scherma, infatti, è una disciplina praticata tanto dagli uomini quanto dalle donne. Il nostro sport è un combattimento senza contatto, tra la quarta-quinta elementare e la prima media capita non di rado che siano le ragazze a vincere quando tirano contro un ragazzo.

C’è stata qualche novità significativa quest’anno?

Sì, quest’anno, per la prima volta, abbiamo attivato un corso rivolto ai bambini della scuola materna. Ha funzionato, potremmo riproporlo anche la prossima stagione.

Cosa contraddistingue, a tuo parere, l’Accademia rispetto alle altre società che praticano la scherma?

Penso l’approccio alla competizione agonistica. La nostra politica, infatti, è quella di lasciare la massima scelta all’atleta: è lui che deve decidere, in piena autonomia, se intraprendere un percorso agonistico oppure no. A partire dalla prima superiore si comincia a capire veramente la bravura dello schermidore ma intraprendere una preparazione agonistica comporta un notevole stress e un impegno non indifferente: ci sono cinque allenamenti a settimana e tutto questo va conciliato con lo studio. Molte società affermano di competere a livello agonistico, ma spesso non danno una proposta alternativa ai ragazzi che non sono convinti appieno di intraprendere un percorso di questo tipo.

Perché succede questo secondo te?

Credo che spesso prevalga la voglia da parte dei maestri di vedere i propri allievi conseguire risultati ma questo può comportare frustrazione nei ragazzi. Inoltre, non si vince gratis: chi intraprende un percorso agonistico, infatti, ha delle spese da sostenere. Ė facile dire “noi facciamo agonismo” ma un conto è affermarlo e un altro è farlo veramente: sono necessari dei sacrifici per poter ottenere dei risultati. La nostra idea è differente: noi diamo sempre una proposta alternativa ai nostri ragazzi più grandi, quindi chi non vuole intraprendere un percorso agonistico può sempre continuare a fare due allenamenti a settimana e decidere a quali gare partecipare a livello amatoriale. Ognuno ha il suo percorso.

Le aspettative maggiori, il prossimo anno, continueranno ad essere su Fabrizio Di Marco?

Sicuramente. Fabrizio (classe 2002) negli ultimi anni ha ottenuto risultati sempre più importanti: quest’anno ha partecipato alle gare di coppa del mondo per quanto riguarda la categoria Assoluti ed è tra i primi 10 nel ranking in Italia. La settimana scorsa, inoltre, ha vinto un argento ai Campionati Nazionali Universitari a Camerino. Si allena con me tra Imola e Forlì (il Circolo Schermistico Forlivese, dove tira Fabrizio, allenato da Mazzetti, è l'unica squadra dell'Emilia Romagna in A1; ndr) e ha continuato, anche in questa stagione, il suo percorso di crescita. L’anno scorso ha sfiorato il mondiale under 20, mentre quest’anno ha i numeri per fare le qualifiche olimpiche: probabilmente non si qualificherà ancora ma in futuro potrebbe farcela.

 

Lorenzo Sbarzaglia

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